In questa pratica sull’equilibrio portiamo con noi tre aspetti principali: il controllo – qui la parola acquisisce sfumature più luminose – del flusso dei pensieri, poiché il controllo della mente sulla mente ci permette di mantenere costantemente l’attenzione sul momento presente e non distrarci; l’abbandono all’ignoto che ci invita a vivere ogni esperienza, seppur destabilizzante, con fiducia e serenità. Il non-sapere cosa ci aspetta nella vita, può essere vissuto con ansia e paura, oppure con estrema fiducia che sapremo accogliere gli eventi della vita a cuore aperto. La cura dell’errore ovvero risaltare l’errore, dandogli il valore di esperienza che forma, modella e ci invita a imparare, ad accrescere la nostra autoconoscenza. L’equilibrio cambia ogni giorno e per qualcuno si rivela un vero e proprio scoglio insormontabile. Proviamo a vivere la pratica senza grandi aspettative, anzi, imparando da ciò che ci risulta difficile, scomodo, “impossibile”. Abbandoniamoci all’esperienza con mente stabile e attenta.
Buona pratica!
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